In Italia sempre più privati virano verso la soluzione del noleggio a lungo termine.
Uno dei principali motivi è di certo la possibilità di evitare ripercussioni economiche spiacevoli in un mercato sempre più instabile. Infatti è evidente che in contrasto al profitto dei concessionari sul prezzo di vendita ormai triplicato rispetto al passato, gli italiani sono sempre meno incentivati ad investire in un'automobile nuova, e non solo per la spesa maggiorata a picchi storici.
In aggiunta a questo fattore, la campagna di decarbonizzazione del traffico italiano messa in atto dal governo e gli incentivi annessi, mette i cittadini alle strette a causa del tanto ambito ultimatum del 2035, data fissata per lo stop alla vendita dei veicoli a combustione.
Questa corsa al raggiungimento di un parco circolante ecologico spinge quindi gli italiani all'acquisto di auto elettriche senza effettive basi o margini di esperienza generale nella longevità delle vetture: è infatti in dubbio la possibilità di smaltire, così come di produrre nelle cave le batterie al litio senza ingenti quantità di inquinamento.
Inoltre sebbene si speri in un minore impatto ambientale, la scarsa rete di colonnine di ricarica, nonostante le agevolazioni con contributi dell'80% per l'acquisto e fino a 1500 euro per ogni richiesta, e i relativi malfunzionamenti ancora non sperimentati nei componenti delle elettriche falliscono nel rassicurare gli italiani.
Infatti in base ai più recenti sondaggi, solo il 40% dei cittadini sostiene che un parco auto completamente elettrico sia una effettiva soluzione inevitabile per l'avvenire, e la totalità degli intervistati è frenata principalmente a causa del prezzo elevato di questi stessi veicoli.
Un altro fattore determinante è di certo il valore residuo futuro del veicolo in un mercato in cui eventi inaspettati di scala mondiale portano a vere e proprie rivoluzioni, proprio per questo motivo sempre più clienti preferiscono soluzioni di noleggio a lungo temine rispetto all'acquisto, considerando l'inclusione della manutenzione ordinaria nella rata e l'assenza di pensieri verso il prezzo di rivendita dell'auto, poiché allo scadere del contratto viene presentata la possibilità di riscatto o permuta del veicolo con un modello successivo.
Stando ai dati ufficiali dell'UNRAE, nei primi 6 mesi del 2024 le vetture immatricolate nel settore del noleggio hanno già toccato quota 508.940, cioè il 40% in piu' rispetto ai primi tre mesi del 2023.
Circa 710 mila contratti (+15%) erano infatti stati stipulati in tutto il 2023 (numero già in aumento del 15% rispetto al 2022).
Questo trend continua a modificare il mercato del noleggio a lungo termine in Italia, portando ad una maggiore diffusione di auto elettriche ed ibride, di cui infatti il 30% sono destinate al noleggio, e anche ad un rinnovo del parco circolante ( considerando i 4 anni di vita media delle auto a noleggio contro gli 11 delle vetture private).
Il trend positivo è di certo segno di un settore in crescita che non conosce ed esclude i rischi e le incertezze del futuro mercato dell'auto.
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- Federico D'Angelo